felicità ottimismo

Felicità: conosci te stesso e sii ottimista

11 Ottobre 2021

Sei felice? Quante volte hai fatto o ricevuto questa domanda? Quante volte ti sei trovato in difficoltà a trovare una risposta? La vera felicità è la serenità che ci pervade quando siamo veramente in pace con noi stessi. È l’appagamento spirituale che proviamo quando sentiamo di essere in armonia con gli altri, con la natura, con il mondo intero.

Quando saremo in grado di esplorare noi stessi, di conoscerci, allora saremo in grado di affrontare il mondo esterno. “Conosci te stesso” è la celebre massima con cui Socrate, 2500 anni fa, si rivolse all’uomo. Un uomo che, almeno in Occidente, ha cercato quasi sempre fuori di sé il proprio equilibrio e la propria realizzazione. E che forse, per questo, nel nostro tempo vive in una profonda crisi.

Quello che siamo realmente si sovrappone a ciò che vorremmo essere, a come desideriamo apparire agli altri, a ciò che gli altri vedono in noi e che vorrebbero vedere. Per questo conoscere se stessi, pur essendo un bisogno fondamentale, risulta tanto difficile.

Felicità e sub-personalità umane

L’essere umano non presenta un’immagine univoca di sé, ma ha molte sfaccettature, è come un diamante. Ha molte sub-personalità che andrebbero valorizzate, sintetizzate, integrate e armonizzate per costituire un solo unico Io. Ogni tratto della personalità influisce sulla felicità, in particolare l’amore di sé, la capacità di autocontrollo e gli atteggiamenti.

L’amore di sé è un requisito essenziale per instaurare relazioni interpersonali valide; è ciò che proviamo per noi stessi, è il sentimento.

La capacità di autocontrollo ci permette di regolare le azioni a dispetto di un’emozione e di una tendenza ad agire in modo impulsivo o automatico.

Gli atteggiamenti con cui ci accingiamo ad affrontare le situazioni ci aiutano a canalizzare sforzi e risorse.

Dal momento che non si può non essere stressati, sarebbe auspicabile incanalare tutti i nostri sforzi in un adattamento creativo, trasformando l’evento stressante in un momento di eustress che può aiutarci a portare a termine i nostri compiti o comunque gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Felicità e ottimismo

Il nostro XXI secolo ci offre l’opportunità di essere felici, verso una felicità più vera e duratura. Perché la vita oggi è, per certi aspetti, più sicura e più facile che in passato. Ma questo non basta. Molti autori sono concordi nel richiedere aiuto a una componente molto importante: l’ottimismo.

È un costrutto mentale che viene utilizzato dalle persone per superare gli stati pessimistici, eventi di vita stressanti ed emozioni negative. L’ottimismo lavora a vari livelli psicologici convincendo la persona che, nonostante gli ostacoli, riuscirà a raggiungere l’obiettivo prefissato. Le persone ottimiste tendono ad attribuire eventi negativi a cause esterne, variabili ed accidentali, mentre gli individui pessimisti associano gli eventi negativi a cause interne, generalizzate e stabili.

Da questo si può dedurre che lo stile attributivo influenza in maniera rilevante la modalità di risposta a un evento. Nella nostra società si dovrebbe prevedere l’insegnamento su come coltivare aspettative positive, in quanto esse condizionano molto le reazioni agli eventi di vita. L’insegnamento dell’ottimismo potrebbe diventare un valido strumento di prevenzione dei più gravi disturbi psicologici, perché l’ottimismo lavora direttamente sui meccanismi di coping.

Foto: Matheus Bertelli / Pexels.com