Metamorfosi del dolore – Prima parte

1 Novembre 2017

Ho notato spesso facce inorridite di fronte alle sospensioni corporali. Vedere corpi “trafitti” con ganci legati a funi e sospesi nel vuoto può effettivamente suscitare sentimenti di disgusto in chi non conosce storia e intenzioni che si celano dietro questa procedura.

A prima vista sembrano pratiche sado-masochiste o di persone sotto effetto di droghe. In realtà, le sospensioni sono frutto di una pratica rituale molto antica e diffusa in diverse parti del pianeta e sono state rielaborate negli ultimi decenni in chiave del tutto moderna. Questo processo di meticciamento tra apparenti dicotomie come antico e moderno o tribale e cittadino, ha sicuramente trasformato il rito in questione in qualcosa di diverso ma non del tutto.

Le motivazioni e la funzione spirituale-sociale delle sospensioni rituali nei Teton (Sioux Lakota) differiscono in molti aspetti dalle attuali; ma, forse, complice la natura umana, con i suoi desideri di andare oltre la realtà materiale nella ricerca di una realtà più sottile, ha reso, per alcuni aspetti, questi due mondi molto più vicini di quello che si crede.

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