mostra boccasile viterbo erotismo fascista

L’erotismo fascista di Boccasile in una mostra per le strade di Viterbo


data: dal 26 ottobre al 9 novembre 2020

luogo: Luoghi vari, Viterbo

orario: 24h

Viterbo diventa una galleria a cielo aperto puntando a far riscoprire un artista per lunghi anni dimenticato.

Dal 26 ottobre al 9 novembre 2020, infatti, le vie della città ospiteranno la mostra Boccasile. Maestro dell’erotismo fascista, ideata dal direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti e realizzata con il contributo della Fondazione Carivit nell’ambito del progetto I pirati della bellezza. Verranno usate le plance pubblicitarie di grandi dimensioni 6×3 metri e 12×3 metri.

Saranno visibili le immagini che Luigi “Gino” Boccasile (1901-1952), illustratore, cartellonista, pubblicitario e pittore tra i più grandi della prima metà del Novecento, realizzò per le copertine del settimanale Le Grandi Firme (1937-1938) e per il mensile maschile Paris Tabou (1950-1952). Immagini erotiche di donne formose e sensuali, come la Venere postbellica scandalosamente a seno nudo per la Paglieri o un’ebbra Marilyn Monroe “made in Italy” per gli spumanti Riccadonna. Oppure il manifesto del Liquigas con la turgida massaia comodamente seduta sulla bombola della cucina, o ancora quello della lingerie Vamp, capace di dire tutto senza dire niente.

Le immagini delle prosperose donne di Gino Boccasile hanno stuzzicato l’immaginario erotico degli italiani di ieri e di oggi, di cui qualcosa è rimasto in registi come Federico Fellini e Tinto Brass e in disegnatori quali Crepax e Milo Manara. Le pin up di Boccasile hanno segnato un’epoca, dalla rappresentazione della donna fascista angelo del focolare e massaia rurale, fino alla donna del dopoguerra intrepida e sensuale, perennemente assorta in altri pensieri o occupata in altre faccende. Donne col bacino largo adatto a sfornare figli, ma anche moderne e intraprendenti, capaci di viaggiare, sciare o indossare pantaloni.

La mostra Boccasile. Maestro dell’erotismo fascista vuole portare di nuovo la “Signorina Grandi Firme” e le donnine di “Paris Tabou” per le vie d’Italia. Un omaggio a un artista mai dimenticato dagli italiani, che ne collezionano le cartoline, i manifesti e perfino le singole pagine di riviste. Ma dimenticato, o quasi, dal mondo della cultura, forse per i servizi resi al regime fascista e l’adesione alla Repubblica di Salò, che gli costò il carcere e l’oblio dei salotti buoni.

Una street art exhibition che al tempo del Covid può rappresentare un modo diverso e sicuro di fare cultura. Per cui non sarà più il pubblico ad andare a vedere le mostre in stanze e palazzi, ma le mostre che invaderanno le città, le strade, i centri storici. A Viterbo la mostra, sulle plance solitamente usate per la pubblicità, si snoderà attraverso Via Carlo Cattaneo, Viale Raniero Capocci, Via Igino Garbini, Via della Palazzina, Strada Cassia Nord, Tangenziale Ovest, Via San Paolo, Via Vico Squarano, Via Faul.

Domenica 8 novembre alle ore 11, infine, con partenza nel parcheggio di Viale Raniero Capocci di fronte a Porta Murata, ai piedi dei cartelloni pubblicitari di fronte alle mura di Viterbo, è in programma Boccasile, l’erotismo in camicia nera, una passeggiata-racconto condotta da Antonello Ricci e con la partecipazione di Carlo Galeotti e della giornalista e saggista Paola Biribanti, autrice della monografia Boccasile. La Signorina Grandi Firme e altri mondi (Castelvecchi editore).

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