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I peccati di Johan Creten in mostra a Roma


data: dal 28 aprile al 23 maggio 2021

luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici (Viale della Trinità dei Monti 1), Roma

orario: su prenotazione

Cinquantacinque opere in bronzo, ceramica e resina per la prima volta in Italia. Villa Medici a Roma, sede dell’Accademia di Francia, ospita fino al 23 maggio 2021 la mostra I peccati di Johan Creten. Un allestimento a cura di Noëlle Tissier e realizzato con il sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin.

I lavori di Creten, scultore enigmatico e intrigante nato nel 1963 in Belgio, sono affiancati ad alcune opere storiche degli artisti cinquecenteschi Lucas Van Leyden, Hans Baldung, Jacques Callot, Barthel Beham e Paul van Viane. Alcune delle sculture, di imponenti dimensioni, sono state realizzate tra il 2019 e il 2020 appositamente per la mostra. Esse aggiungono alle opere che scandiscono la carriera di Johan Creten dagli anni Ottanta a oggi.

Dotato di una visione estremamente attuale della società, Johan Creten egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale. Si è distinto in particolare per l’uso innovativo della ceramica, che ha contribuito a rilanciare nel campo dell’arte contemporanea.

La mostra di Villa Medici è aperta tutti i giorni tranne il martedì. Si può visitare solo attraverso percorsi guidati prenotabili sul sito.

I peccati di Johan Creten: alcune opere

La prima sala della mostra I peccati di Johan Creten si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986. Accanto a The Garden (realizzato nel 1996-97 durante la residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come Présentoir d’Orange (1989-2017) e Plantstok (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina: Muses et Méduses. Iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica Odore di femmina (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane. Una terza sezione riunisce opere altamente politiche. Tra esse, il bronzo Il prezzo della libertà (2015), Couch Potatoes (1997) e una nuova serie di ceramiche Wargames (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. Infine, la scultura monumentale The Herring domina l’ultima sezione con i suoi cinque metri di altezza.

Foto: © Creten Studio & Gerrit Schreurs / Fornita da Ufficio Stampa Elisabetta Castiglioni



tel: 0667611

e-mail: visiteguidate@villamedici.it

web: www.villamedici.it