Un libro dedicato al musicista Bernardino Lanzi

28 Febbraio 2021

Uscito, per Edizioni Espera, il primo studio dedicato alla figura del musicista Bernardino Lanzi. Compositore e direttore di banda, fratello del più noto archeologo Luigi, è oggetto del libro di Silvia Paparelli e Beatrice Di Mario dal titolo Bernardino Lanzi (1862-1935). Compositore e direttore di banda tra Terni e la Sabina.

Bernardino Lanzi vive in Umbria e in Sabina (il territorio dell’attuale provincia di Rieti) nel passaggio tra Ottocento e Novecento. Tipica figura di musicista poliedrico e attivo anche come didatta, Lanzi, formatosi al liceo musicale di Santa Cecilia di Roma, inizia la carriera dirigendo le bande di San Gemini (1882-1886) e Massa Martana (1886-88). Nel 1895 si trasferisce a Poggio Mirteto, dove dirigerà il Concerto municipale fino al 1904.

Nello stesso anno si apre la lunga esperienza di Lanzi a Terni dove, incaricato della direzione del Concerto municipale, fu docente di strumenti a fiato nelle Civiche Scuole di Musica Giulio Briccialdi, di cui sarà anche direttore nei difficili anni ’20. Il volume è il frutto di una ricerca di prima mano che riporta alla luce l’esperienza biografica e professionale di Lanzi, vissuta in centri di provincia di solidissime tradizioni musicali ma in costante rapporto con l’esterno. Come testimonia, ad esempio, l’inedito piccolo carteggio con Giacomo Puccini. La monografia si completa con il Catalogo delle composizioni, originali per banda e trascrizioni. Ma anche operette e musica da camera, conservate in molte biblioteche e archivi italiani. Prefazione del maestro Fulvio Creux. Il volume inaugura la nuova collana Quaderni Sabini promossa dal Centro Studi Ercole Nardi.

Lo studio su Bernardino Lanzi

Silvia Paparelli è dal 2001 docente di storia ed estetica della musica all’Istituto Superiore di Studi Musicali Giulio Briccialdi di Terni, istituzione Afam. Pianista e musicologa, si occupa di produzione, divulgazione, organizzazione musicale e svolge attività musicologica, didattica, concertistica. Ha al suo attivo decine di pubblicazioni tra cui una monografia su Stanislao Falchi, edita dalla Lim di Lucca. Numerose le sue partecipazioni a convegni, conferenze, trasmissioni radiofoniche (in Italia e Francia), tenuto e ideato seminari per enti, associazioni, università e conservatori, in Italia e all’estero. Ha suonato nelle maggiori istituzioni italiane, in Europa (Francia, Germania, Spagna, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Estonia, Lituania, Ucraina, Lettonia, Ungheria, Malta) ed Estremo Oriente.

Beatrice Di Mario ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in tromba, curriculum classico-moderno, con il massimo dei voti. Dal 2014 collabora attivamente come strumentista con numerose orchestre nazionali. Dal luglio 2017 fa parte del comitato direttivo dell’Associazione Culturale Filarmonica Sabina Foronovana, con la quale organizza numerosi eventi. Nel marzo 2016 si iscrive al percorso di laurea magistrale in Musicologia presso l’Università di Pavia, sede di Cremona. Qui nel settembre 2018 consegue il titolo con il massimo dei voti, con una tesi sulla strumentazione per ottoni nelle opere verdiane, relatore Fabrizio Della Seta. Nel gennaio 2018 partecipa come relatrice nell’International Musicological Colloquium Producing and performing opera between 19th and 20th Century presso l’Università degli Studi di Pavia-Cremona.

bernardino lanzi