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Promozione Vinitaly, strategia unitaria in 15 paesi

13 Novembre 2023

Prevedere l’evoluzione dei mercati e condividere una strategia di promozione del Vinitaly condivisa sulle piazze internazionali efficientando le risorse in ottica di posizionamento e nuove opportunità di business in un contesto geopolitico ed economico che non risparmia sfide e incertezze.

È la chiamata di Vinitaly a istituzioni e aziende del vino in apertura di wine2wine, l’evento di networking del Salone internazionale del vino italiano in programma a Verona presso Veronafiere fino al 13 novembre 2023.

Una direttrice, quello dell’unità di intenti, emersa nel corso della sessione di apertura su Export Maps. L’attività di Vinitaly in favore dell’internazionalizzazione del vino italiano. Focus Usa, Asia ed Est Europa. E che trova fondamento nel check up del settore fornito dal responsabile dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, Carlo Flamini, in cui ancora si evidenzia uno scenario globale mobile.

Secondo l’analista il quadro 2023, se da un lato conferma le difficoltà del vino italiano previste a fine 2022, dall’altro evidenzia la necessità di operare un cambio di passo per rimettere in carreggiata il comparto alle prese con una stagione difficile. Infatti, secondo le stime dell’Osservatorio, l’anno si chiuderà con un calo del fatturato rispetto al 2022 (-2,9%).

Su questo fronte, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly stima una chiusura d’anno meno drastica di quanto preventivato 12 mesi fa in uno scenario ipotizzato di recessione globale; il calo dei volumi venduti si attesterà poco sotto al 3%, grazie alla tenuta della domanda in Europa Occidentale (+1%) e in parte minoritaria al balzo nell’Est Europa (+20%). In contrazione tutte le altre macroregioni, a partire dal Nordamerica (-14%); Giappone e Corea (-23%); Estremo Oriente (-20%); Sudamerica (-16%). Nel complesso, il mercato interno cederà 3,7 punti, mentre l’export il 2,4%.

Promozione Vinitaly: i commenti

Queste le parole del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “L’andamento del mercato 2023 presentato oggi conferma le difficoltà annunciate un anno fa dal nostro Osservatorio. E convalida il percorso impresso dalla nuova governance alla manifestazione già dall’edizione di aprile scorso. Cioè un Vinitaly sempre più orientato al business a Verona e, al contempo, al centro di un hub in grado di aggregare realmente la promozione del vino italiano all’estero per dare una risposta nei fatti alle imprese. Va in questa direzione, il dialogo e l’impegno con tutte le istituzioni, dai ministeri alle ambasciate, dalle camere di commercio all’estero fino a Ice-Agenzia. Il fine è costituire una ‘squadra Italia’ del vino capace di cimentarsi in Italia e all’estero”.

Secondo Maurizio Danese, AD Veronafiere, “dopo il record di buyer selezionati presenti all’ultima edizione di Vinitaly siamo ripartiti con un programma speciale di promozione e incoming in vista del 2024 che contempla eventi, roadshow e preview della manifestazione in 15 paesi obiettivo di 3 continenti. L’obiettivo è delineare la mappatura evolutiva dei mercati, consolidati ed emergenti. Un progetto che, come l’anno scorso, contempla investimenti importanti finalizzati a consolidare ulteriormente il ruolo della manifestazione. Un potenziamento sia su Verona – crocevia delle nostre attività internazionali – che all’estero. Dove, oltre alle fiere in Cina e in Brasile, prevediamo la nascita di Vinitaly Usa 2024 a Chicago e un’altra nuova manifestazione b2b in Giappone”.

Per tali motivi la ricetta della Spa fieristica, contemplata nel prossimo Piano strategico 2024-2026, è quella di potenziare sempre più il veicolo business di Vinitaly, anche in collaborazione con Ice Agenzia, in favore di un settore le cui attività promozionali sono storicamente frammentate in mille iniziative.

Il prossimo Vinitaly e gli eventi all’estero

Per il prossimo Vinitaly (14-17 aprile 2024), tra gli obiettivi dei vertici di Veronafiere spicca la trazione sempre più internazionale dei buyer e il conseguente rinnovo del record relativo al tasso di operatori esteri presenti, raggiunto nell’ultima edizione (31,8%), Ma anche il maggior impatto da parte della domanda nazionale qualificata. Procede inoltre la selezione quali-quantitativa della domanda straniera, anche attraverso le Preview. Si tratta degli eventi di promozione di Vinitaly in chiave “buyer hunter”, avviati a Lugano a fine ottobre, con un giro del mondo in Svizzera, Austria, Belgio, Germania, Francia, Giappone, Corea del Sud, Svezia e Regno Unito.

Contestualmente, sono previste le fiere e gli appuntamenti b2b in ambito internazionale. Dopo il Vinitaly-Iwe a Chicago a ottobre scorso, si riparte il 16 novembre da Vinitaly Wine Vision by Open Balkan, con l’Area Italia curata dal brand fieristico e Ice. Per proseguire a marzo con il Vinitaly Usa Roadshow a Houston e New York (4-7 marzo) e Vinitaly China a Chengdu (17-19 marzo).

Dopo il Vinitaly di Verona (14-17 aprile), il calendario 2024 della promozione internazionale del vino italiano firmata Veronafiere torna a correre a Shenzhen con Wine to Asia (9-11 maggio), Vinitaly China Roadshow, Wine South America (3-5 settembre) e Vinitaly Canada Roadshow (Toronto e Montreal). Infine Vinitaly Usa a Chicago è confermato dal 12 al 14 ottobre.

Francesco Corsi

Foto © Veronafiere – Ennevifoto fornita da Ufficio Stampa Veronafiere – Vinitaly