GG Allin

GG Allin: vita e (soprattutto) morte di un profeta punk

4 Aprile 2022

Da sempre, le veglie funebri sono qualcosa di drammatico. Parenti e amici del defunto si riuniscono attorno alla salma prima che il cadavere venga seppellito o cremato. Il corpo del nostro caro giace esanime all’interno di una bara, con indosso il vestito buono, contornato da oggetti sacri e un rosario tra le mani… a meno che la salma in questione non sia quella di GG Allin. Ma partiamo dall’inizio.

Jesus Christ Allin nasce nel 1956 nel New Hampshire da un padre fondamentalista religioso. Sceglie questo nome convinto che il figlio fosse la reincarnazione del Messia. Della serie: partiamo bene ma non benissimo. Trascorre la sua adolescenza tra delinquenza e droga. Negli anni ‘80 con Always was, is, and always shall be, avviene il debutto discografico nel mondo del punk dell’uomo conosciuto come il “matto di Manchester”. Un tossico, sporco, alcolizzato noto per le sue performance estreme.

Comincia regolarmente ad assumere lassativi prima dei concerti per potersi cospargere, lanciare e mangiare le sue feci durante gli show. Esegue atti sessuali on stage, si picchia selvaggiamente con il pubblico sotto il palco, si taglia e urina su chiunque. In uno live show arriva a sodomizzare la carcassa di un animale, per poi mangiarla. Ogni concerto finisce in rissa, con il conseguente intervento delle forze dell’ordine. GG Allin per molti anni tiene corrispondenza con John Wayne Gacy, noto assassino seriale, andandolo più volte a trovare in carcere. Gacy realizzerà anche un ritratto di Allin, che diventerà la copertina del disco con la colonna sonora del lungometraggio di Todd Phillips Hated GG Allin and the Murder Junkies.

Il funerale di GG Allin

Ogni anno Allin minaccia di uccidersi sul palco la notte di Halloween. E ogni notte di Halloween la passa regolarmente in galera. Ma non si deve aspettare tanto prima che il fatto arrivi. Nel giugno 1993, dopo uno show al Gas Station di New York durato solo qualche canzone perché poi il locale stacca l’elettricità, va in strada nudo, sanguinante e con il corpo cosparso di feci fino a casa di Johnny Puke, dandoci dentro con alcolici e droghe. Finisce in coma ma nessuno se ne accorge, finché alle prime luci dell’alba la fidanzata di Puke si rende conto che il corpo di Allin è ormai fermo nella stessa posizione da tempo. I paramedici accorsi non possono fare altro che constatare il decesso.

Arriva così la veglia funebre, che come detto, è da sempre qualcosa di drammatico a meno che tu non sia Jesus Christ Allin. L’intero funerale è ripreso con una telecamera: un cadavere maleodorante, gonfio e non lavato, indossa un sospensorio e una giacca di pelle, stringendo tra le mani un microfono, suo amico in numerosi live show. Si presenta così GG Allin per l’ultimo saluto a quegli amici e parenti che infilano sotto il braccio irrigidito dal rigor mortis un’ultima bottiglia del suo whisky preferito, il Jim Beam, oltre svariate droghe nella bocca, hai visto mai ci fosse vita dopo la morte…

Il fratello, prima di chiudere la bara, gli appoggia un walkman alle orecchie con l’album Suicide Session. GG Allin è morto a 36 anni e più di 50 arresti. Tanto per dirvelo, per 89 dollari è possibile acquistare la maschera in lattice del volto di GG con tanto di tumefazioni frontali procurate dai ripetuti colpi in testa dell’amico microfono. Grazie GG, ora la morte mi fa meno paura… forse!

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Foto: Frank Mullen/WireImage via wallpapercave.com