nena band

Ebbene sì, i Nena sono un gruppo

3 Gennaio 2022

Esistono due tipi di persone: chi vorrebbe parlare bene il tedesco e chi mente. Perché cantare a squarciagola “99 Luftballons Auf ihrem Weg zum Horizont” non è uguale a cantare “99 red balloons. Floating in the summer sky“.

Nel 1983 uno stipendio medio in Italia era di 608.000 lire, una corsa in tram costava 500 lire e un caffè 400. Ma se c’è qualcosa che non scorderemo mai di quell’anno è una divertente canzone che parla di guerra: 99 Luftballons.

Se non hai mai sentito parlare dei Nena, sappi che sono stati un gruppo musicale tedesco, conosciuti come i promotori del genere Neue Deutsche Welle (“nuova onda tedesca”). Prendevano il nome dalla loro carismatica frontwoman Gabriele Susanne Kerner, in arte Nena, appunto. In quel 1983, il loro brano raggiunse il successo anche oltreoceano.

Infatti, la scrittrice e musicista Christiane Vera Felscherinow, meglio nota al grande pubblico come Christiane F, si trovava negli Stati Uniti per un tour promozionale del suo libro, Wir Kinder vom Bahnhof Zoo (Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino). E, prima di partire per gli States, decise di mettere in valigia alcuni dischi di musica tedesca da regalare alle emettenti radiofoniche che l’avrebbero ospitata. Tra questi, c’era anche un 45 giri dei Nena.

nena 99 luftballons

I Nena e i 99 palloncini rossi

La band si era formata solo qualche anno prima, quando Gabriele si trasferì dalla natia Hagen a Berlino Ovest. Nella città allora divisa da un invalicabile muro, conobbe Carlo Karges. Fu proprio il polistrumentista originario di Amburgo e chitarrista del gruppo a scrivere il testo di 99 Luftballons. Nel 1983 Carlo era a un concerto dei Rolling Stones, proprio a ridosso del muro di Berlino. Al termine dell’esibizione furono lanciati in aria migliaia di palloncini rossi che, una volta saliti, sembrarono quasi assumere la forma di un’astronave.

Karges pensò quindi a che cosa sarebbe potuto accadere, in clima di guerra fredda, se anche al di là del muro avessero avuto la sua stessa impressione. E così ebbe lo spunto per comporre un brano contro la guerra. La canzone racconta infatti dell’acquisto di 99 palloncini, che vengono liberati in aria. Però, intercettati da un radar, sono scambiati per un attacco dal cielo da parte di una forza aliena. Per questo motivo, un generale dà l’ordine di abbattere questi oggetti volanti non identificati. Tutto questo “trambusto” è accaduto soltanto a causa di 99 palloncini?

Ai dj di radio KROQ di Los Angeles quella canzone, fatta loro ascoltare dalla “tossica più famosa al mondo” Christiane F, piacque così tanto che cominciarono a trasmetterla. Di lì a poco altre radio californiane seguirono l’esempio. Così si diffuse a macchia d’olio in tutti gli USA e in Canada. Ben presto il singolo arrivò a vendere 22 milioni di copie in tutto il mondo, regalando a Nena un primato ancora imbattuto: è la cantante pop di lingua tedesca di maggior successo internazionale della storia. Il brano è incluso nell’elenco delle 1001 canzoni da ascoltare obbligatoriamente prima di morire.

Passi per la versione inglese, però nessuna pietà per chi proverà a intonare 99 globos rojos.

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