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Vinitaly: si conclude il Roadshow in Giappone e Corea

25 Gennaio 2023

Fa rotta verso Oriente il Roadshow di Vinitaly realizzato da Veronafiere in collaborazione con le Ambasciate e Ice-Agenzia. L’iniziativa si avvia verso la conclusione in Giappone il 21 febbraio 2023 e in Corea del Sud il 23 febbraio 2023).

Una vera e propria maratona promozionale concentrata, nell’arco di un mese, su 13 eventi in 9 paesi di 3 continenti, rappresentarti i due terzi del valore e del volume di vino italiano esportato nell’anno 2022. Primo piano sul trade dei due stati asiatici che a diverso titolo rappresentano obiettivi strategici per la crescita internazionale.

Da una parte il Giappone, mercato enologico sempre più performante che lo scorso anno ha superato la Cina al sesto posto tra i principali paesi importatori di vino; dall’altra la Corea del Sud, che nell’ultimo biennio (2019-2021) ha fatto segnare un incremento della domanda senza eguali al mondo. Qui il balzo nei volumi dell’export tricolore ha raggiunto il +123%.

Roadshow di Vinitaly: le tappe in Asia

Decine gli importatori, distributori e stakeholder che sono attesi presso il ristorante Riva degli Etruschi di Tokyo (21 febbraio) e allo High Street Italia, lo showroom del made Italy di ICE a Seul (23 febbraio). A Tokyo e Seoul intervengono, rispettivamente, l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti e la direttrice della sede ICE-Agenzia, Erica Di Giovancarlo. A Seoul per l’ultima tappa del Roadshow presenti l’ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, Federico Failla, e il direttore di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli.

Afferma Federico Bricolo, il presidente di Veronafiere: “Vinitaly ha investito molto in una campagna di incoming che sarà molto utile per il vino italiano. Un percorso parallelo di crescita, quello del settore e della propria manifestazione di riferimento, che stiamo implementando ulteriormente. L’obiettivo è attrarre nel medio periodo sempre più operatorie esteri alla rassegna a Verona. E sostenere le aziende sui mercati sempre più caratterizzati da una forte competitività”.

Foto: Mathieu Joannon / Unsplash