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Vitorchiano, il fiabesco “borgo sospeso” dell’Alto Lazio

12 Gennaio 2024

Nell’Alto Lazio, a pochi chilometri da Viterbo, sorge un antico borgo sospeso nello spazio e nel tempo: Vitorchiano. È uno dei più suggestivi dell’Italia centrale, sempre più apprezzato dai visitatori. E “Borgo Sospeso” è proprio la definizione ufficiale che la locale amministrazione ha adottato in un’ottica di marketing territoriale.

Il suo aspetto è caratterizzato dal grigio del peperino, la pietra tufacea vulcanica tipica della zona. Per la sua qualità turistica, Vitorchiano fa parte della rete dei Borghi più belli d’Italia, è insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e della Bandiera Gialla di ACT Italia (Associazione Campeggiatori Turistici).

Non è, però, solo un paese-museo. La posizione vicina al capoluogo e buoni collegamenti stradali ne hanno favorito lo sviluppo, affiancando al patrimonio storico-artistico una variegata offerta di servizi, gastronomia, cultura, natura, sport. Inoltre, Vitorchiano presenta tante curiosità: tra queste, un legame particolare con Roma, una statua dell’Isola di Pasqua e una collezione di fiori di livello mondiale.

vitorchiano comune

Vitorchiano, un borgo fiabesco

Arroccato su una rupe fratturata in enormi massi, a strapiombo su profonde vallate scavate da torrenti, l’unico accesso al borgo medioevale di Vitorchiano è Porta Romana, che si apre sulla vivace Piazza Umberto I. Il cuore del centro storico è Piazza Roma, dominata dal quattrocentesco Palazzo Comunale, con la Torre dell’Orologio e la trecentesca fontana a fuso, di stile viterbese. Accanto all’edificio, l’arco di Porta Madonna della Neve introduce al nucleo ancor più antico.

La struttura urbanistica di Vitorchiano riflette le caratteristiche del medioevo. Un labirinto di vicoli, piazzette, slarghi, scalinate, che di tanto in tanto si aprono con suggestivi affacci panoramici sul territorio circostante. Da qui lo sguardo si estende sui Monti Cimini e sulla valle del Tevere, scorgendo in lontananza le colline e le vette dell’Umbria. Un sentiero nel verde conduce al Santuario di San Michele Arcangelo, patrono del paese.

Passeggiando per le vie del borgo, ci si imbatte in antichi palazzi con la tipica scala esterna detta “profferlo”, una peculiarità della zona. Tra gli edifici degni di nota le chiese di Santa Maria Assunta e Sant’Amanzio, il complesso di Sant’Agnese, la Casa del Vescovo, la Casa del Rabbino (lungo la via che un tempo era il ghetto ebraico) e quella di Santa Rosa, la patrona di Viterbo che trascorse qui un periodo della sua breve vita. A lei, nel capoluogo, è dedicato lo spettacolare trasporto della Macchina di Santa Rosa – patrimonio UNESCO – il 3 settembre di ogni anno.

Il Belvedere Ovest e la statua del Moai

A Vitorchiano si trova il primo Moai al mondo realizzato all’infuori dell’Isola di Pasqua, la remota isola dell’Oceano Pacifico appartenente al Cile. La statua, alta 6 metri, è collocata presso il Belvedere Ovest. Un piazzale dotato di un’area attrezzata per la sosta dei camper e che costituisce il punto migliore per godere di una pittoresca veduta del “Borgo Sospeso” di Vitorchiano e della rupe su cui sorge.

Il Moai è stato scolpito nel 1990 dal clan degli Atan, famiglia indigena di Rapa Nui (il nome dell’Isola di Pasqua nella lingua locale), ospite a Vitorchiano per oltre un mese. I lavori vennero svolti utilizzando la pietra peperino in una cava del luogo, modellata soltanto con asce e pietre secondo antichissime tecniche tradizionali. La realizzazione dell’opera è stata trasmessa dalla Rai nel programma Alla ricerca dell’arca.

moai vitorchiano

La fedeltà tra Vitorchiano e Roma

Vitorchiano sorge in un territorio dalla forte presenza etrusca e romana, ma le sue origini sono più tarde e risalgono all’epoca della dominazione longobarda, nell’alto medioevo. Si sviluppò soprattutto tra XII e XIII secolo. In questo periodo fu spesso in lotta con la vicina Viterbo. Proprio da tali  contrasti ebbe origine lo speciale rapporto di “fidelato” che lega il paese nientemeno che a Roma.

Durante le vicende guerresche che vanno dal 1199 al 1267 e che videro contrapposte le città di Viterbo e Roma, quest’ultima aiutò Vitorchiano, sede di devastanti battaglie, a ricostruire le sue mura, ricevendone in cambio assoluta fedeltà. Da allora Vitorchiano poté fregiarsi dell’acronimo SPQR e della lupa capitolina nei suoi stemmi. Inoltre, un Contestabile e dodici Fedeli ricevettero il prestigioso incarico di guardie del Campidoglio. La loro partecipazione in qualità di figuranti è tuttora prevista in determinate cerimonie ufficiali del Comune di Roma.

Secondo una leggenda, invece, il patto tra Vitorchiano e Roma nacque dopo che il pastore Marzio, avendo scoperto l’imminente attacco a Roma da parte degli etruschi, abbia raggiunto la Città Eterna a piedi per dare l’allarme. Stremato nelle forze e con una spina conficcata nel piede, morì dopo aver allertato i romani.

Vitorchiano oggi tra film, fiori e natura

Oggi Vitorchiano è un comune di oltre 5000 abitanti ad appena 5 chilometri da Viterbo. Molti hanno scelto di vivere qui, attratti dalla tranquillità del luogo e dall’ottima offerta gastronomica, ambientale e culturale. Il paese conta infatti varie zone residenziali immerse nel verde e anche il CineTuscia Village, il più grande multisala dell’intera provincia di Viterbo. Tra l’altro, Vitorchiano ha un rapporto particolare con il cinema. Nel 1966, infatti, fu set, tra gli altri, del celebre film L’armata Brancaleone di Mario Monicelli.

Un altro punto di interesse è il Centro Botanico Moutan, aperto dal 1996. Conserva la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi (oltre 200.000 esemplari). Riunisce circa 600 differenti varietà e ibridi naturali appartenenti alle specie botaniche conosciute. Un vero e proprio parco che ospita vari eventi durante l’anno e, soprattutto in primavera, fa parlare di sé attirando tanti visitatori.

Dalle immediate vicinanze di Vitorchiano partono diversi percorsi escursionistici attraverso boschi e testimonianze archeologiche, ideali per gli amanti del trekking e delle passeggiate nella natura, in un ambiente dalla storia antica.

vitorchiano centro moutan

I dintorni di Vitorchiano: cosa visitare

Negli immediati dintorni di Vitorchiano, il turista può ammirare notevoli bellezze artistiche e paesaggistiche. A partire dal capoluogo, Viterbo, con il suo centro storico medioevale cinto da mura e ricco di monumenti (Palazzo dei Papi, Cattedrale, Palazzo dei Priori, Quartiere di San Pellegrino, Basilica di San Francesco, Museo Nazionale Etrusco, Santuario di Santa Rosa e molti altri). Nelle frazioni La Quercia e Bagnaia, piuttosto vicine a Vitorchiano, ecco i gioielli rinascimentali del Santuario della Madonna della Quercia e di Villa Lante.

Quindi, la scenografica cittadina di Soriano nel Cimino, sulle pendici dell’omonimo monte, con il Castello Orsini, la Fontana di Papacqua e la Faggeta Vetusta patrimonio UNESCO. Bomarzo, invece, propone al visitatore il Palazzo Orsini ma soprattutto il Sacro Bosco, noto anche come Parco dei Mostri, straordinaria e misteriosa realizzazione del Cinquecento con le sue gigantesche sculture immerse nella vegetazione.

Infine, da non perdere il magico territorio della Teverina laziale, a pochi chilometri da Vitorchiano in direzione nord. Attrazioni principali il “Paese che muore” Civita di Bagnoregio (meta turistica di rilevanza internazionale), il “Borgo Fantasma” di Celleno e il “Paese delle fiabe” Sant’Angelo di Roccalvecce con i suoi artistici murales ispirati al mondo della fantasia.

Vitorchiano è raggiungibile dall’autostrada A1 (uscita Orte) attraverso il raccordo Terni-Viterbo (direzione Viterbo, uscita Vitorchiano).