Mostre

Keith Haring a Pisa in una mostra a Palazzo Blu

data: dal 12 novembre 2021 al 17 aprile 2022

luogo: Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9), Pisa

orario: lunedì-venerdì 10.00-19.00 / sabato-domenica 10.00-20.00

Keith Haring a Pisa in una mostra presso Palazzo Blu che propone al pubblico una ricca selezione di opere, con un focus sul dipinto murale Tuttomondo che nel 1989 l’artista statunitense realizzò, un anno prima della sua morte, nella città toscana.

L’esposizione Keith Haring, a cura di Kaoru Yanase, si concentra sull’arte e la vita del maestro newyorchese della street art. La Nakamura Keith Haring Collection di Hokuto (Giappone), responsabile del progetto, è la collezione personale di Kazuo Nakamura, oggi esposta nel museo nipponico dedicato a Haring. Raccoglie opere che vanno dai primi giorni fino agli ultimi lavori, tra cui molte serie complete di stampe come Apocalypse (1988), Blueprint Drawings (1990), e diversi altri disegni, sculture e grandi opere su tela come Untitled (1985).

Ampiamente riconosciuto per le sue opere d’arte dai colori vivaci e giubilanti, in particolare per gli “omini” che sono uno dei suoi principali simboli artistici, l’arte di Haring lancia anche messaggi forti alla nostra società. Nella mostra di Keith Haring a Pisa si trasmette al pubblico il messaggio visivo dei caotici anni ’80. Il quale, attraverso la sua arte, continua a risuonare con noi oggi, a oltre trent’anni dalla scomparsa.

Foto tratta da pagina Facebook Palazzo Blu Pisa.

Keith Haring a Pisa: Tuttomondo

L’ultima opera pubblica eseguita da Keith Haring, nonché l’unica pensata per essere permanente, si trova a Pisa, sulla parete esterna del convento di Sant’Antonio. Si tratta di Tuttomondo (1989), l’ultimo inno alla vita dell’artista, la cui salute stava declinando rapidamente a causa dell’AIDS. Il murale ritrae 30 figure dinamiche e mosse da grande vitalità, concatenate e incastrate tra loro a simboleggiare la pace e l’armonia del mondo.

Keith Haring (1958-1990) ha vissuto gli sconvolgimenti della New York degli anni ’80. L’economia americana era in cattive condizioni, soprattutto a New York. Qui molti problemi sociali come la violenza, la droga, la discriminazione e la povertà affliggevano la città. Senza internet, telefoni cellulari o social media, Haring ha cercato di comunicare con un pubblico il più ampio possibile. Per rendere l’arte disponibile a tutti, ha rotto la tradizione, riversando tutto se stesso nel suo lavoro.

Tragicamente questo è durato solo poco tempo poiché la morte, dovuta a complicazioni legate alla malattia che aveva contratto, lo ha colto a soli 31 anni. Nonostante ciò, Haring è riuscito a fondare la Keith Haring Foundation. Una realtà benefica che si propone di continuare la sua opera di sostegno alle organizzazioni a favore dei bambini e della lotta contro l’AIDS. Le sue opere e il suo messaggio rimangono ancora rilevanti, specialmente nel mondo di oggi con i problemi globali che affrontiamo: pandemia, disuguaglianze, cambiamento climatico.

Foto in alto tratta da pagina Facebook Palazzo Blu Pisa.